Cristiano Copelli

Una serata all’insegna della simpatia. Potrebbe essere definito così l’incontro che si è svolto lunedì 17 maggio 2010 nei locali della sezione AIA di Torre del Greco. Il Presidente Antonio D’Antonio e tutti gli associati corallini, hanno, infatti, ricevuto l’attesa visita in sezione dell’assistente internazionale Cristiano Copelli di Mantova. Alla serata ha partecipato anche il Presidente del Cra Alberto Ramaglia, che quest’anno ha fatto visita alla nostra sezione per ben tre volte.
In un clima di grande cordialità, ma allo stesso tempo di grande vicinanza, il collega Copelli, dopo un lungo e travagliato viaggio in treno, ha cominciato ad interloquire in maniera libera con tutti gli associati, rendendosi subito disponibile ad esaudire soprattutto le domande dei giovani colleghi curiosi di conoscere più da vicino il mondo della massima serie.

Ciò che ha colpito tutti in sala è stato il filo conduttore dell’intervento di Copelli che mai parlava del singolo arbitro oppure del singolo assistente: il discorso non è stato imperniato sull’individualismo, bensì sul fondamentale concetto di squadra che deve animare gli arbitri a tutti i livelli. Copelli si è soffermato, infatti, molto su questo aspetto e sul team arbitrale, sottolineando l’importanza dei valori dell’amicizia e della cordialità che nascono all’interno della nostra associazione. 
L’aspetto tecnico in senso stretto, pur fondamentale per la nostra attività, passa in secondo piano nel momento in cui prevalgono le più importanti caratteristiche umane. La platea sezionale ha ascoltato con molto interesse le sue parole, cogliendo tra le righe il vero messaggio del collega della CAN: non perdere mai di vista i valori di base della famiglia arbitrale. Un buon arbitro non può non essere un grande uomo. Riconoscere l’importanza degli affetti familiari e delle amicizie deve essere la base su cui costruire la tranquillità mentale che consente di intraprendere un percorso di crescita, sia a livello professionale che ludico-sportivo.

La consapevolezza che a tutti viene concessa la possibilità di arrivare al top perché l’Associazione Italiana Arbitri garantisce da sempre le stesse condizioni di partenza a tutti gli associati. Riuscire ad emergere è qualcosa che poi compete al singolo individuo che, nei propri limiti, si migliora giorno dopo giorno.
Copelli ha inteso anche ribadire un concetto semplice e chiaro: l’arbitro non deve cercare eccessi e/o protagonismi, deve essere sempre pronto attento e concentrato per garantire semplicemente il corretto e regolare svolgimento delle gare, sia essa una gara di settore giovanile oppure una di serie A senza alcuna differenza. La serata si è conclusa giustamente con una cena conviviale con entusiasmo dei partecipanti.